A margine dell’importantissimo bilaterale tra Italia e Romania dove sono stati siglati numerosi accordi di collaborazione, si è anche svolto in chiusura un forum economico aperto dal nostro ministro Antonio Taiani e dal suo omologo romeno Luminita Odobescu. Ha anche partecipato il Ministro dell’economia romeno Stefan Radu Oprea, delle Infrastrutture Sorin Grindeanu ed il nostro Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli.
A seguito degli incontri in Parlamento del mattino, svariati membri del nostro Consiglio hanno partecipato ai lavori: i vice presidenti Vincenzo Moderno e Pasquale Silvestro, il tesoriere Filippo Scurti, il Consigliere Marco Pannunzio oltre ovviamente al segretario generale Giovanni Pometti ed al Presidente Roberto Musneci. Invitato inoltre anche il segretario generale di Assocamerestero Domenico Mauriello.
Il forum si è svolto come una serie di interessanti testimonianze di imprenditori italiani e romeni in svariati settori industriali che hanno brevissimamente condiviso la loro esperienza individuale moderati da Daniela Mogavero di Askanews. Sebbene non fosse previsto un intervento da parte del sistema camerale alcune considerazioni scaturiscono dagli interventi e dalle osservazioni a latere:
1) la Romania e’ e rimane un importante ed attrattivo partner economico nonostante la congiuntura economica europea e le misure necessarie abbiano creato delle nuove pressioni su imprese e consumatori
2) la preoccupante situazione geopolitica nella regione non sembra scalfire la fiducia delle imprese nel medio lungo termine
3) la futura ricostruzione Ucraina posiziona la Romania come piattaforma operativa privilegiata per le nostre imprese
4) il modello di delocalizzazione in Romania per il presunto basso costo del lavoro sembra volgere al termine. Produzioni a più alta tecnologia, valore aggiunto e ragioni geostrategiche sono alla base dei nuovi investimenti
5) l rilevanti investimenti infrastrutturali previsti faranno da cinghia di trasmissione alla internazionalizzazione delle imprese presenti
Da ultimo riteniamo come CCIPR, che nonostante le positive esperienze imprenditoriali delle grandi imprese come delle PMI, si debba continuare a dialogare su alcuni temi chiave come la fiscalità, la produttività del mercato del lavoro alla luce dei processi formativi e flussi migratori e lo sviluppo dei mercati finanziari per sostenere sia lo sviluppo industriale che del commercio bilaterale.
