Nella giornata di ieri la CCIpR ha organizzato presso la sede di Intesa Sanpaolo Bank Romania, un incontro con il Presidente del Consiglio della Concorrenza, Bogdan Chiritoiu, George Anglitoiu Capo della Comissione Tecnica CEISD (Commissione Economica per gli Investimenti Diretti Esteri) e il rappresentante del Ministero degli Affari Esteri, Ovidiu Malureanu per discutere degli investimenti esteri diretti in Romania.
Alla tavola rotonda, moderata dal nostro Presidente Roberto Musneci, hanno partecipato i rappresentati di alcuni investitori italiani in Romania come Pirelli, Alive Capital, UniCredit Bank Romania, Intesa Sanpaolo Bank Romania, GRUPPO BELTRAME e Walter Tosto WTB.
Insieme alle istituzioni pubbliche, abbiamo analizzato le principali modifiche legislative e il loro impatto, con l’obiettivo di garantire che il contesto imprenditoriale non venga impattato negativamente per il prossimo futuro. Abbiamo discusso i cambiamenti proposti in modo aperto e trasparente, individuando le modalità per poter contribuire a sostenere un clima imprenditoriale maggiormente stabile.
Durante il dibattito è stata analizzata la nuova normativa per l’approvazione degli investimenti stranieri in Romania (europei e non), alla luce delle nuove sfide geopolitiche in termini di sicurezza nazionale e di concorrenza.
Sono state inoltre evidenziate alcune aree che necessitano chiarificazioni normative rispetto agli investimenti incrementali di società già presenti sul territorio e di investimenti di sviluppo delle società stesse.
La commissione alla fine dei lavori ha richiesto la produzione di un documento con delle proposte da parte della CCIPR, che verrà preso in considerazione nell’elaborazione delle norme di implementazione.
Ringraziamo la nostra Ambasciata d’Italia a Bucarest e la dott.ssa Alice Rubini, Capo dell’Ufficio Economico Commerciale dell’Ambasciata per aver partecipato a questo importante incontro.
La nostra Camera di Commercio rimane impegnata nel portare avanti questo dialogo essenziale in stretta collaborazione tra imprese italiane e le autorità di governo